La Nostra Storia
“Quando veniamo a trovarci di fronte a dei “perché” e la vita sembra insistentemente non lasciare altro che l’amaro in bocca, ecco che le grida di ognuno di noi diventano, con fatica, quel timido ma generoso germoglio che porta alla vita.”
Fu così che Alessandro Diottasi, di fronte ad un’incomprensibile morte per droga di una persona cara, iniziava quella faticosa storia piena di significato e di speranza di nome “Mondo Nuovo” che diventerà la culla di centinaia di ragazzi che urlano alla vita.
La storia di una Comunità è sempre quella personale di uomini che lottano, che soffrono, che cambiano e maturano, trovando nel proprio cammino la certezza della “Resurrezione”, la certezza che dalla droga si può uscire.
La Comunità Mondo Nuovo si è costituita nel giugno 1979 (col nome di Associazione Civitavecchia Sana) e da oltre un trentennio opera nel campo delle emarginazioni sociali.
Specializzata nel trattamento delle problematiche legate alle dipendenze e alle patologie e disagi conseguenti o connessi (sieropositività ai virus HIV e HCV, solitudine, difficoltà relazionali, scarsa autonomia personale, fragilità caratteriale, immaturità, detenzione, ecc.), i suoi interventi sono rivolti alla prevenzione, alla riabilitazione, al reinserimento sociale e alla concretizzazione della solidarietà verso tutte le situazioni di disagio ed emarginazione.
La speranza non ha confini, quella che può sembrare una frase retorica o peggio ancora demagogica, diventa un’utopica certezza, così come nel 1979 divenne una magica realtà, la “nostra” Comunità.
Nel 1983 furono elaborati i principi e le regole che sono le fondamenta della Comunità – che sono rimasti inalterati nel tempo anche dopo il cambio di nome in “Comunità Mondo Nuovo” avvenuto nel 1987 – e venne aperto il primo Centro residenziale di “Villa Paradiso”, ristrutturando una vecchia casa cantoniera a Riva dei Tarquini, nel comune di Tarquinia, e ottenendo anche la concessione di alcuni terreni da parte dell’Università Agraria.
Nel 1989 fu inaugurata a Civitavecchia la Sede legale ed amministrativa della Comunità
Nel corso degli anni furono poi aperti otto nuovi Centri residenziali nel Lazio, in Toscana, in Abruzzo, in Lombardia ed in Croazia.
Furono anche attivati, nelle stesse regioni ed anche in Campania e in Croazia, numerosi “Centri d’ascolto”: spazi di incontro aperti a tutti, con la disponibilità di personale esperto per consulenze e consigli su come affrontare insieme i problemi legati alla dipendenza o ad altre situazioni di disagio, e occasione per coinvolgere i familiari delle persone ospiti in un cammino parallelo a quello intrapreso dai loro congiunti che seguono il programma socio-riabilitativo comunitario.